Torino, la Corte d’Appello: c’è un nesso tra l’uso scorretto del telefono cellulare e alcune tipologie di tumore alla testa.
La Corte di Appello di Torino ha confermato un collegamento tra l’uso – scorretto – del telefono cellulare e il tumore. O meglio, alcune tipologie di tumore.
Esiste un nesso tra l’uso scorretto del cellulare e alcune tipologie di tumore: la sentenza della Corte d’Appello di Torino
La sentenza dei giudici della Corte d’Appello di Torino evidenzia un nesso scientifico tra l’uso scorretto del telefono cellulare e alcune tipologie di tumore.
Il caso dell’Inail e la condanna a riconoscere un vitalizio a un dipendente con tumore
La sentenza è legata al caso dell’Inail, condannata e pagare un vitalizio a un dipendente di una grande azienda cui era stato diagnosticato un tumore dopo che per quindici anni aveva, per motivi lavorativi, aveva utilizzato il cellulare più di tre ore al giorno.
Il Tribunale di Ivrea, che si era espresso sulla vicenda, aveva evidenziato un collegamento tra l’uso del dispositivo e la malattia diagnosticata al dipendente.
“Ero obbligato ad utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro. Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all’udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore.“, ha raccontato l’uomo come riportato da la Repubblica.